11 aprile 2007

CHELOVEK S KINO APPARATOM

Chelovek S Kino Apparatom
"L'uomo con la macchina da presa", di Dziga Vertov del 1929











L'uomo con la machina da presa va oltre i documentari girati per strada, fuori dalle fabbriche, nei villaggi, ecc... Stavolta insieme alle scene di vita quotidiana è lo stesso operatore ad essere ripreso. Lui è l'oggetto stesso dell'indagine dell'occhio scrutatore, nell'atto di spostarsi, sistemare i suoi attrezzi o semplicemente filmare.
E' un primo caso di cinema nel cinema che, al di là dell'iniziale intento ideologico (il cineoperatore lavoratore alla pari dell'operaio), innesca un meccanismo di meta- cinema che coinvolge in un piacevole gioco tanto lo spettatore quanto il regista che, perso il purismo iniziale, acquista però una grande forza espressiva.
La verità dell'occhio che guarda diventa essa stessa una verità da osservare, innescando riflessioni nello spettatore cui forse non è più possibile dare risposte certe.

" Io sono un occhio, un occhio meccanico e sono in costante movimento"
fonte by wikipedia

Dziga Vertov - profilo by wikipedia


Sonorizzazione dal vivo a cura del
Freeze Frames quartet
Davide Darra: chitarra elettrica
Giovanni Borrelli: chitarra elettrica
Enrico Monaco: basso fretless
Paolo Benzoni: batteria e percussioni



Rappresentazioni
14 Dicembre 2008 - Casa del Partigiano c/o Briganti (Saronno)
30 Marzo 2007
- Auditorium Aldo Moro (Saronno)
9 Marzo 2007 - Circolo Culturale I Briganti (Saronno)



Flyer









Foto

Auditorium Aldo Moro - Saronno 2007















foto by Jo

Casa del Partigiano - Saronno 2008

















foto by Alessandro Iaselli

09 aprile 2007

NOSFERATU

Nosferatu Eine symphonie des grauens
"Nosferatu, il vampiro", di F.W. Murnau del 1922














Friedrich Wilhelm Murnau - profilo by wikipedia


Sonorizzazione dal vivo a cura di
Pietro Pezzani: chitarra elettrica
Enrico Monaco: contrabbasso
Paolo Benzoni: batteria e percussioni



Rappresentazioni
20 Febbraio 2005 - Associazione Colore (Milano)
31 Ottobre 2004 - Circolo Culturale I Briganti (Saronno)


Recensioni
"...i tre musicisti hanno dimostrato una maturità artistica assolutamente invidiabile.
Un'esibizione densa, a tratti spigolosa, come i contrasti di bianco e nero della pellicola.
Un'ora di musica vitale, organica, e soprattutto in perfetto equilibrio con la componente visiva data dalla proiezione."
"Un'impostazione ben precisa quindi, che si è rispecchiata in una grammatica musicale molto evidente ma mai rigida.
Gli strumenti hanno saputo infatti alternarsi e incontrarsi con grande fluidità, facendosi alternativamente portatori dei punti di vista dei diversi personaggi e prestando le proprie voci alle atmosfere cupe e orrìfiche del testo cinematografico.
Il tutto attraverso una gestione sapiente e al contempo creativa delle scelte timbriche, che hanno visto succedersi cavalcate distorte, squarci rumoristici realizzati attraverso l'uso di strumenti non convenzionali come tappi di bottiglia e tubi di plastica, e momenti di assoluta e struggente pulizia sonora".

Marco Valsecchi


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